martedì 18 maggio 2010
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Si,pretendo di piu':che la smettano di propinarci immagini offensive,pretendo spot con donne reali e non irraggiungibili . PRETENDO DI TROVARE NEI NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO FEMMINILE ANCHE TAGLIE OLTRE LA 46! NON DOBBIAMO ESSERE NOI AD ADATTARCI AI CANONI ESTETICI,MA I CANONI ESTETICI AD ADATTARSI A NOI! PRETENDO DI RIPRENDERCI IL NOSTRO CORPO E LA NOSTRA DIGNITA' PER DIFENDERE LA BELLEZZA AUTENTICA.IL CONCETTO DI BELLEZZA PUO' ESSERE CAMBIATO !METTIAMOCI LA FACCIA,LOTTIAMO PER QUESTO!
1 commento:
Quello che avete appena visto è lo spot incriminato: offende le donne mettendo a confronto una donna bella, alta e magra, Cristina Chiabotto, con una donna normale che sembra bassa e cicciottella rispetto all’altra, che alla fine cede ai consigli di altre quattro bellezze, impugnando la bottiglia di Rocchetta. Con queste motivazioni l’associazione Media&Diritto, che si occupa dei rapporti tra immagine e comunicazione, ha presentato un esposto al Comitato di Controllo presso l’Istituto per la Autodisciplina Pubblicitaria chiedenedo il ritiro dello spot dell’acqua Rocchetta.
Da Affari Italiani, il commento dell’avvocato Luca Bauccio che difende l’associazione: “Una intollerabile offesa alle donne. Non esiste un valore da proteggere quale la magrezza e le donne cosiddette grasse non sono affatto brutte. Un messaggio diseducativo e denigratorio che viola il Codice di autodisciplina pubblicitaria”. Cosa ne pensate? Anche per voi lo spot è offensivo per le donne basse e grasse o bisogna coglierlo con il beneficio dell’intenzione pubblicitaria?
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